EVU 2011 Accelerazioni subite dagli occupanti del veicolo nei tamponamenti a bassa velocità

By 5 Ottobre 2012Atti dei congressi

Il presente lavoro di ricerca è stato possibile grazie ad una delle borse di studio messe a disposizione da EVU Italia nel 2011

Analisi della correlazione tra stato di attivazione/tensione muscolare del collo e accelerazioni subite dagli occupanti del veicolo in caso di tamponamenti a bassa velocità

Tommaso Morandi

Università degli Studi di Firenze, Dipartimento{jcomments on} di Meccanica e Tecnologie Industriali,

via S. Marta, 3 – 50139 Firenze, e-mail: tommaso.morandi@tin.it

 Introduzione

 

Il “colpo di frusta“ è un evento lesivo al livello del rachide cervicale dovuto ad un brusco avanzamento del busto rispetto alla testa. Generalmente tale lesione è lamentata dagli occupanti di un veicolo tamponato sia nel caso di urti a bassa velocità che nel caso di urti a più alta velocità. Il “colpo di frusta” si verifica quando, in seguito ad un tamponamento, la parte superiore del corpo viene spinta violentemente contro lo schienale, mentre la testa, a causa del suo peso, rimane prima sospeso in una sorta di vuoto e successivamente viene colpita dal poggiatesta.

Questo fenomeno è da molti anni un problema molto sentito da parte delle compagnie di assicurazioni, che giornalmente si trovano a dover valutare l’attendibilità di lamentati danni, conseguenza di impatti da tergo anche a bassa velocità. Tali controversie, se non si trova l’accordo tra le parti in via extragiudiziale, proseguono in tribunale e il giudice è costretto a nominare i propri consulenti tecnici, periti e medici legali, al fine di ottenere da questi i mezzi necessari per arrivare ad un giudizio il più possibile oggettivo.

Negli ultimi anni sono stati effettuati numerosi studi e campagne di prove sperimentali con test a bassa velocità su volontari con lo scopo di correlare le accelerazioni subite dal veicolo con le accelerazioni impresse alla testa e quindi alle lesioni lamentate, in modo da individuare un valore di soglia sopra al quale viene lamentato il colpo di frusta.

Anche se tali studi hanno sicuramente fatto chiarezza sulla dinamica del colpo di frusta e hanno fornito  un valido aiuto per i tecnici, a causa della natura spiccatamente soggettiva della risposta a  questo evento, legata alle differenti condizioni fisiche, di postura, di configurazione del sedile dell’auto e in particolare allo stato di tensione muscolare del soggetto coinvolto, i risultati (quali?) ottenuti sono spesso soggetti a critiche. In particolare si criticano i risultati delle prove sperimentali su volontari, in quanto questi, sapendo di essere sottoposti a test, potrebbero assumere, anche involontariamente,  posture o atteggiamenti difensivi, irrigidendo i muscoli della schiena e del collo  tali da alterare i risultati della prova in termini di accelerazioni della testa.

In tale problematica si è inserita la  ricerca del Dipartimento di Meccanica e Tecnologie Industriali dell’Università di Firenze, finanziata attraverso una borsa di studio messa a disposizione da EVU Italia. La ricerca è volta ad individuare  una possibile correlazione tra stato di tensione/attivazione muscolare nelle normali condizioni di guida e quelle misurate durante lo svolgimento di prove di tamponamento con volontari svolte con diverse modalità.

Come prima fase è stata svolta una attività per analizzare lo stato di attivazione/tensione muscolare durante le varie fasi di guida (frenata, attesa al semaforo, influenza di suoni/rumori o eventi di pericolo, ecc), attraverso test su volontari con auto equipaggiata di videocamere sullo scenario esterno e sul guidatore, strumentazione per elettromiografia di superficie, accelerometri e GPS.

In una  seconda fase sono stati effettuati test di tamponamento a bassa velocità, con i medesimi volontari, in diverse condizioni di attenzione, monitorando, lo stato di attivazione/tensione muscolare e le accelerazioni subite dal veicolo e dalle testa. Questo ultimo dato è stato utilizzato come parametro di controllo sulla severità dell’impatto. Le prove di tamponamento  sono state condotte presso  la pista di crash del LaSIS (Laboratorio per la Sicurezza e Infortunistica Stradale) dell’Università di Firenze.

Vista l’interdisciplinarietà del progetto, l’attività è stata supportata, per  gli aspetti medici,  dal Dipartimento di Scienze Chirurgiche Specialistiche  dell’Università di Firenze, che ha messo a disposizione un medico per  la scelta dei muscoli da monitorare e l’elaborazione dei dati dell’elettromiografo e un tecnico di laboratorio per l’applicazione dei relativi elettrodi. La strumentazione necessaria per l’analisi dello stato di attivazione/tensione muscolare (elettromiografo) è stata messa a disposizione da EB-Neuro di Firenze, azienda che da anni sviluppa, realizza e commercializza apparecchiature elettromedicali.

 

 

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