Il valore del confronto e dell’aggiornamento nel settore peritale
Molte volte mi hanno chiesto: “Che senso ha continuare ad aggiornarsi? Perché perdere tempo e risorse nella formazione?”
Nell’analisi cinematica di un sinistro stradale, come in tanti altri ambiti, le leggi fondamentali sono già note e studiate. All’apparenza, proseguire con la formazione può sembrare inutile, soprattutto se si possiedono solide basi. Ammetto che per molto tempo ho pensato lo stesso. Come dice il proverbio: “Impara l’arte e mettila da parte.”
Formazione e condivisione: il vero capitale umano del professionista
Ho avuto un padre che svolgeva questa professione, in verità anche un nonno, e con il tempo ho visto cambiare profondamente le modalità di ricostruzione dei sinistri stradali. Le procedure che mi erano state insegnate sono ormai superate.
Non si tratta infatti solo di nuove tecniche o nuove metodologie di rilevamento perché anche la giurisprudenza si è evoluta. Alcuni aspetti delle consulenze, come gli aspetti logico-argomentativi, che in passato ha considerato poco importanti, in questi ultimi anni li ritengo fondamentali nella nostra professione.
Dal proverbio all’esperienza: perché non si smette mai di imparare
Non bisogna gettare via ciò che si è imparato. Invidio ai decani la capacità di analisi che supera i semplici metodi di calcolo e che sanno cogliere subito gli aspetti più rilevanti di un problema.
Questa consapevolezza nasce dalla formazione continua. Partecipare a corsi, convegni e giornate di studio aiuta, ma il confronto con i colleghi è ancora più importante.
Questi scambi avvengono, per altro, spesso fuori dagli ambiti lavorativi ufficiali
Confronto tra colleghi: il segreto per una mentalità aperta
In un collegio peritale, durante una consulenza, tendiamo a difendere le nostre tesi. È difficile ascoltare e confrontarsi con serenità. Tuttavia, con alcuni colleghi di zona, è diventata una prassi discutere di casi affrontati, dei convegni seguiti, delle procedure adottate, delle nuove tecnologie, di come affrontare un dibattimento ma anche dell’ultimo libro letto.
Il confronto continuo favorisce una crescita culturale completa. Non riguarda solo le competenze tecniche, ma ci aiuta ad adottare una mentalità aperta, pronta alla ricerca e all’ascolto. Queste sono qualità fondamentali per ogni individuo, non solo per i professionisti.
Associazionismo e crescita: l’importanza della formazione condivisa
Durante una conversazione, ho capito che fare formazione non significa sprecare tempo o denaro. È, invece, parte essenziale della nostra professione. Il proverbio “impara l’arte e mettila da parte” non segna la fine dell’apprendimento, ma il suo inizio. Ogni conoscenza può rivelarsi utile, anche se al momento sembra inutile. Spesso, un confronto o una discussione offrono nuovi spunti che in futuro potranno diventare fondamentali.
La crescita professionale non si limita alla specializzazione. È l’elemento che permette al professionista di distinguersi. Non si tratta solo di conquistare nuove opportunità, ma di offrire prodotti e servizi di qualità superiore alle proprie mandanti. In un mercato in cui l’innovazione dura poco, la qualità professionale resta il vero valore aggiunto.
La formazione professionale è un investimento. Serve ad accrescere il capitale umano, il vero bene da impiegare nel nostro lavoro.
Questa ricerca di confronto e gli stimoli ricevuti mi hanno portato a rivedere le ragioni che mi hanno spinto a iscrivermi a un’associazione. Inizialmente pensavo fosse un modo per ottenere maggiore autorevolezza, ma ora vedo che la vera forza dell’associazione nasce dalla possibilità di crescere insieme, condividendo esperienze e competenze. Per questo, è fondamentale che ognuno diventi parte attiva del processo di formazione continua, offrendo nuovi spunti e contribuendo alla crescita personale e collettiva.