L’analisi degli incidenti stradali si basa sull’impiego di parametri oggettivi: senza una solida raccolta dati, le conclusioni risultano poco affidabili. In passato, spesso i tecnici ricorrevano a valori accelerometrici teorici, che però mostravano una variabilità eccessiva e una precisione insufficiente. Per superare questa difficoltà, ASAIS ha promosso una campagna nazionale mirata a raccogliere dati reali sulle accelerazioni durante l’immissione nelle intersezioni. Il progetto “valori accelerometrici dei veicoli in immissione nelle intersezioni” prevedeva un protocollo rigoroso.

Sono stati utilizzati accelerometri tri-assiali installati su 35 auto con motore endotermico e cambio manuale, affidate a conducenti di diverse fasce d’età, per garantire un campione rappresentativo. I test hanno compreso tre manovre principali: svolta a destra, svolta a sinistra e attraversamento dell’incrocio, ciascuna eseguita con partenze lente, medie e veloci. In questo modo, il campione ha rispecchiato la variabilità reale delle condizioni di guida.

La campagna ha prodotto 1080 campioni validi, suddivisi per tipologia di manovra e modalità di partenza. L’analisi statistica ha evidenziato come l’azione umana influisca notevolmente sui risultati: le svolte a destra, richiedendo una maggiore sterzata, presentano accelerazioni medie inferiori, mentre negli attraversamenti si registrano valori più elevati grazie a una maggiore decisione nell’accelerazione.

Un aspetto chiave è la dispersione dei dati, che varia sensibilmente da un caso all’altro, soprattutto nelle partenze rapide. La percezione soggettiva di cosa sia una “partenza veloce” o “lenta” incide profondamente sui risultati. La partecipazione di conducenti di età differenti non ha prodotto differenze significative nelle accelerazioni medie, confermando però il ruolo cruciale del fattore umano.

La ricerca “valori accelerometrici dei veicoli in immissione nelle intersezioni” mette a disposizione dei tecnici intervalli di accelerazione affidabili in base al tipo di manovra e di partenza. Questi dati offrono una base oggettiva e concreta per la ricostruzione delle dinamiche degli incidenti stradali, migliorando la precisione delle analisi e riducendo l’incertezza legata a valutazioni soggettive.